WELFARE STATE
A differenza del passato, oggi essere cittadini significa di poter godere anche del diritto di poter condurre in ogni momento una vita dignitosa. Lo stato infatti riconosce il diritto ad un livello minimo di benessere solo per il semplice fatto di essere cittadini, indipendentemente da ciò che si è fatto nella vita, da ciò che si possiede, o da ciò che si è.
I diritti garantiti dallo stato vengono chiamati diritti di cittadinanza.
L’idea moderna di cittadinanza nasce in Inghilterra nel XVIII secolo quando ai cittadini vengono riconosciuti i diritti cosiddetti civili relativi alla libertà individuale come la libertà di parola, di pensiero, religiosa, di stampa ecc. Successivamente tra il XIX e il XX secolo vengono inclusi i diritti politici come il diritto al voto, di eleggibilità, di partecipazione al potere politico.
Questo insieme di diritti consiste nei così detti diritti sociali.
L’insieme di tutti gli interventi pubblici attraverso cui lo stato mira ad attuare i diritti sociali dell’individuo viene chiamato Welfare state, cioè stato di benessere, ma viene anche chiamato stato sociale o stato assistenziale.
Il nome di welfare state indica lo stato che si fa carico
del benessere dei suoi cittadini garantendo loro lo standard minimo di vita
rispetto al reddito, all’alimentazione, alla salute, all’abitazione, all’educazione
ecc. nonché di tutelare legalmente ed economicamente l’infanzia, la maternità e
la vecchiaia.
Solo dopo la fine della seconda guerra mondiale l’erogazione da parte dello stato di prestazioni di stampo universalistico, cioè non solo rivolte ai lavoratori ma a tutta la popolazione nazionale comincio ad estendersi.
L’Inghilterra fu il primo stato, infatti la nascita del welfare state tradizionalmente viene fatto coincidere con il rapporto Beveridge del 1942, cioè il documento finale di una commissione voluta dal governo inglese sulla situazione economica e sociale del paese.
Il Rapporto Beveridge trovò attuazione concreta nel 48 con la creazione di un servizio medico nazionale gratuito e con l’adozione di altri importanti provvedimenti sociali. Ne derivò un aumento della spesa pubblica, finanziario attraverso un aumento del prelievo fiscale, chi possedeva di più o guadagnava di più finanziava i servizi.
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