PEDAGOGIA

 IL RUOLO CENTRALE DELLA MADRE

LA FORZA DEI SENTIMENTI

L’apporto più originale di Pestalozzi riguarda il ruolo educativo della madre e il valore degli affetti. Egli esaltava la madre educatrice e la forza dei sentimenti. Alla figura materna e al suo ruolo educativo egli dedicò Leonardo e Gertrude, Come Gertrude educa i suoi figli, Il libro delle madri e Madre e figlio. 
Laddove in precedenza la dolcezza e la tenerezza delle mamme erano state svalutate in favore di un approccio rigido, distaccato e severo; Pestalozzi invertì la scala dei valori additando agli uomini come profondamente educativo il modello femminile.
Infatti secondo lui anche i padri, i maestri e gli educatori dovevano rapportarsi ai bambini in modo affettuoso.
In un celebre dipinto, Pestalozzi viene raffigurato attorniato dai suoi alunni, che lo stringono gettandogli le braccia al collo. Ciò era impensabile nelle altre scuole del tempo. Il maestro dunque era descritto come un padre, o meglio, una madre e dimostrava il suo affetto agli allievi.

LA MADRE COME MODELLO DI DEDIZIONE EDUCATIVA

L’instaurarsi di una salda relazione con la madre, garantiva ai bambini un punto fermo che sarebbe rimasto tale nel tempo. Grazie all’amore materno il figlio sviluppava la certezza di poter contare su una persona sicura e fidata. Questo modello di dedizione il bambino lo assorbiva per imitazione acquisendo in tal modo il senso morale, la capacità di donarsi e di aiutare gli altri. Il senso morale quindi non si doveva insegnare con obblighi e punizioni ma andava promosso con l’esempio, e quello materno era sicuramente il migliore.
Un bambino privo di madre andava perciò incontro a una deprivazione e rischiava da adulto di presentare segni di disagio. Per questo Pestalozzi era contrario ai brefotrofi perché luoghi nei quali non c’era il calore materno. Egli sosteneva che lo Stato dovesse tutelare le ragazze madri e che le madri contadine e analfabete dovessero andare a scuola. L’analisi di Pestalozzi manifesta tratti di sorprendente modernità.