PEDAGOGIA

 

LE AVANGUARDIE DELLA NUOVA PEDAGOGIA

John Dewey: biografia, pedagogia e libri | Studenti.it Maria Montessori - Wikipedia

 Tra la fine dell'ottocento inizio del novecento in tutta Europa, si aprì un grande dibattito per stabilire se la tradizione classica fosse ancora in grado di rispondere alle esigenze dei cambiamenti sociali, o se fosse necessario prevedere una formazione dei giovani adeguata all'esigenza di tempi moderni, con lo studio più approfondito delle lingue moderne

Molte le proposte riguardavano i collegi-convitti, i quali rappresentavano l'istituzione scolastica più diffusa, questo perché le scuole secondarie non erano distribuite uniformemente sul territorio, inoltre erano ritenuti molto adatti alla formazione dei giovani. Dunque il convitto era concepito come una specie di seminario laico nel quale si congiungevano studio severo e rigorosa disciplina.

In alcuni collegi-convitti inglesi, tedeschi e francesi furono avviate le cosiddette scuole nuove, che spesso erano intraprese da educatori appassionati che volevano superare i limiti della scuola tradizionale. I primi due collegi innovatori furono quelli di Abbotsholme e di Bedales, entrambi in Inghilterra. Sul modello del primo furono intraprese iniziative in Germania da Lietz e in Francia con l'École des Roches. 

Il primo obiettivo era quello di garantire una disciplina frutto di una gestione democratica. Infatti ad Abbotsholme il collegio funzionava come uno Stato in miniatura, in cui il governo era rappresentato dai professori e dal direttore, mentre gli allievi erano il popolo, infine i capitani venivano scelti tra i convittori migliori. La formazione del carattere era affidata alla capacità di adeguarsi volontariamente alle regole della convivenza. 

Badley (direttore di Bedales), era convinto che i fanciulli sarebbero stati migliori elementi nella società se prima avessero appreso come essere buoni elementi della società scolastica. Mentre Demolis (nell'École des Roches), si dedicò alla formazione di un nuovo modello di insegnante, il quale doveva avere buone conoscenze letterarie o scientifiche, attitudini fisiche e abilità manuali. In tali iniziative era ricorrente lo stretto legame con il mondo della natura e le esperienze pratiche, questo anche perché l'educatore tedesco aveva una concezione quasi  rousseauiana dell'educazione.

Ci furono cambiamenti anche nei gradi inferiori dell'istruzione, infatti nel 1896 a Chicago, John Dewey con un gruppo di insegnanti diede vita a una scuola sperimentale annessa alla locale facoltà di filosofia, psicologia e pedagogia. Mentre nel 1907 Maria Montessori propose un metodo innovativo nell'educazione dei bambini e lo mise in pratica nella casa dei bambini, aperta nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Nel 1912 a Ginevra partì un processo di innovazione scolastica e didattica intorno all'iniziative dell'Istituto Jean-Jacques Rousseau.

Tali iniziative scolastiche rimasero per molto tempo un fenomeno dell'élite, sia in senso sociale che in senso pedagogico, poiché la scuola secondaria di inizio 900 rimase legata ai programmi tradizionali, mentre la scuola elementare si impegnava a sconfiggere l'analfabetismo infantile. Inoltre i ceti popolari erano particolarmente poveri e vi era il fenomeno del lavoro infantile precoce una scolarizzazione limitata

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